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giovedì 8 maggio 2014

Wishlist album

Spesso capita di leggere, in vari blog, liste desideri che riguardano il vestiario, come se l'armadio altro non fosse che un luogo di stoccaggio, atto a contenere i capi che la moda, in quella stagione, propone. 
Per carità, nulla contro chi desidera avere l'ultimo grido, del resto neanch'io sono fuori da questo circuito, solo che ci sono altre cose che vorrei, più importanti di un capo nuovo, qualcosa che ti lascia un segno dentro e ti emoziona, qualcosa che dura nel tempo....come questi album. 
Non appena avrò l'occasione li acquisterò. Dove? Ovviamente su Amazon.

"The Silicone Veil" Susanne Sundfør (qui)



"Neveroddoreven" I Monster (qui) 






La musica è fondamentale nella mia vita, da sempre. 
Finché ero molto piccola, mi toccava ascoltare roba italiana anni '60 ma come ve lo spiego....era come se sentissi che quella roba non era in sintonia con me stessa...insomma, non la gradivo, ma a mia madre piaceva molto e quindi fingevo che mi piacesse. 
Però ricordo che amavo molto le canzoni di Luigi Tenco, e già allora mi chiedevo il perché solo le sue canzoni mi potessero piacere. Quando seppi del suo suicidio iniziai ad ascoltare i suoi testi con più attenzione, quasi volessi cercare la risposta del suo gesto all'interno dei brani. Non lo dissi mai a nessuno, ma era il mio idolo: per come cantava, per le canzoni in cui percepivo un senso di malinconia (allora non utilizzavo questa parola, non la conoscevo, e quindi dicevo "tristezza") e per il gesto che aveva compiuto (per me era come un eroe).
Col crescere conobbi altre canzoni, ma in casa piacevano solo a me e quindi le ascoltavo quando capitavano alla tv, alla radio o in giro. Canzoni come: "Losing my religion" (la domenica mi svegliavo verso le ore 6 perché su Italia1, prima della programmazione, c'era la rotazione musicale e a quell'ora mettevano la canzone dei REM; la adoravo), "Another Brick in the Wall", "Enjoy the Silence" e molte altre. 
Durante le medie sono andata in visibilio per i Queen, che ascoltavo a manetta con le audiocassette che mi facevo duplicare in classe; a pensarci oggi la cosa fa molto ridere! I giovanissimi neanche se la immaginano una situazione del genere. Giusto, non posso dimenticare i primi amori per la musica classica: Mozart e Beethoven.
 Durante tutta l'adolescenza avevo in testa un brano per ogni situazione che mi capitava, quasi la mia vita fosse un film e la canzone scelta, un pezzo della colonna sonora. 
Ora la cosa si è estesa: posso avere uno o più album a seconda del periodo della vita che sto attraversando. Si capisce che quando ero più giovane avevo un repertorio minore cui attingere, mentre ora posso trovare, qualora non lo avessi, il pezzo giusto per la condizione mentale del momento. Per questo motivo, quando pubblicavo i post "Frammenti di diario"spesso vi associavo una canzone: perché la vedevo bene con lo stato descritto, pur non conoscendo bene il testo.
Avendo una personalità non proprio "solare" (e già il fatto che mi piacesse Tenco la diceva lunga)  gli artisti/gruppi che preferisco sono: gli AIR, i Digitonal, i Radiohead, i Muse, i Depeche Mode, i Röyksopp, i Portishead, The Antlers, Björk, The Velvet Underground...per dirne alcuni.
Grazie alle web radio attingo sempre nuova musica, come gli artisti dei sopra indicati album. Mi domando il perché in Italia certa musica faccia fatica a passare (o non passi per niente)...

ps: se volete lasciare un commento indicando il vostro artista preferito, mi fareste davvero piacere!

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