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giovedì 17 luglio 2014

Un modo per spezzare la settimana

Non lavorando, i giorni della settimana mi appaiono un po' tutti uguali. Questo fatto m'impegna a trovare "un qualcosa" che li caratterizzi; semplice strategia di sopravvivenza. 
A tale proposito mi sono creata un piano settimanale tipo e, come per le attività, anche i pasti seguono una loro rotazione a seconda del giorno della settimana (riserverò a questo argomento un post specifico per spiegare meglio).  
Di solito per il mercoledì prevedo una cenetta sfiziosa che spezzi un pochino la monotonia della settimana, un po' come a dire "ehi, siamo arrivati a metà settimana! Il week-end è vicino!". Così ieri sera ho pensato di fare la pizza, solo che la classica lastra di pizza rovente, tirata fuori dal forno e piazzata al centro del tavolo mi faceva pensare all'inverno e mi sembrava pesante di suo con quei grossi pezzi! Spiego un attimo: la mia mente lavora molto per associazione (ad es. grosso, spesso, morbido, ... = inverno; piccolo, sottile, leggero, fresco,  ... = estate) e questa cosa a volte mi è utile, altre mi intralcia il vivere quotidiano... Allora ho iniziato a sfogliare i miei fascicoli di cucina in cerca d'ispirazione e sono stata attratta da quello che raggruppava le ricette sotto la voce "happy hour"; proprio in quello ho trovato la ricetta che faceva al caso mio. 

[...perdonate la qualità delle foto, ho molta strada da percorrere...]


Al solito, ho personalizzato la ricetta. Come scritto sul post-it, ho utilizzato il latte (un bicchiere) al posto dell'acqua e del burro; inoltre avevo a disposizione la mozzarella quindi l'ho messa al posto della caciotta. 
Per il procedimento ho seguito le indicazioni riportate, solo che le mie palline di pasta non pesavano 30 gr., ma circa un etto! E' più forte di me, non riesco a lavorare "pezzi" piccoli: che sia dolce o salato, il risultato è "big"! (...dovreste vedere le mie polpette...)

Per cucinare la pizza, si sa, occorre utilizzare il forno e d'estate non è proprio una buona idea realizzare ricette che ne prevedano l'uso. Ma come fare se proprio è necessario? Semplice, si cena in un'altra stanza. Così ho apparecchiato in sala, spalancando le finestre che danno sui campi; la sensazione era quella di mangiare all'aperto.
La macchina fotografica era a portata di mano e A. ha pensato bene di ritrarre il momento; da queste due semplici foto l'idea del post. Grazie A. :)

Lo so, sono "obese", ma è tipico della mia cucina. 

Voilà! Un'alternativa da presentare a tavola al posto della lastra. Sono ottime, una tira l'altra. Le abbiamo mangiate accompagnate con dell'insalata condita con quello che mi avanzava della farcitura della pizza, il tutto unito ad un cetriolo e un pomodoro tagliati a fette sottili, giusto per dare un tocco di freschezza. Niente male per una cena pensata all'ultimo!

4 commenti:

  1. wow queste pizzette sembrano squisite!
    anche io amo cucinare ma in estate il forno proprio non ce la faccio ad accenderlo, anche perché nella casa da studente fuori sede non c'è una sala, nella casa nativa invece la padrona della cucina è mia madre, quindi non c'è storia! :P

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    1. Anch'io dove stavo prima non avevo molta libertà nel cucinare, ma ora è tutta un'altra storia! ;)

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  2. sembrano ottime! anch'io ho il vizio di alleggerire le ricette porcose sostituendo untuosità varie con qualcosa di meno pesante :)

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    1. Nel mio frigo il burro non esiste, anche se ammetto che, a volte, su qualche dolce/biscotto ci starebbe proprio bene...

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