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giovedì 28 luglio 2011

6 - Frammenti di diario

"Ore 9.57 - a casa
Questa mattina mi sono svegliata alle 6 con A. che doveva andare al lavoro presto. 
Sono ancora in pigiama, me la prendo comoda. 
Questa mattina leggo e con la lettura, la grande lettura, mi avvicinerò, i prossimi giorni, allo studio delle materie per gli esami di settembre. E' importante che il cervello sia sempre attivo altrimenti, riprenderlo per uno studio, un forte studio di ore ininterrotte, sarebbe un enorme sforzo, nonché una tragedia psichica. 
Ho finito "Uno psicologo nei lager", proseguo con "Diario di scuola": tutti libri consigliati durante l'anno dai vari professori e relatori. Ore di lettura intensa, pregna di immaginazione e fantasia: è tempo di tornare seriamente a nutrire il cervello. Quindi mi dedicherò a letture più consistenti e inerenti al mio corso, alla mia futura professione (senza dimenticare che, ogni tanto, anche letture "leggere" di pura invenzione fanno bene alla creatività).
Nel pomeriggio andrò a consegnare la documentazione per la richiesta della borsa di studio e la tassa personalizzata: speriamo vada tutto bene perché spesso, con la burocrazia, si finisce sempre fregati per qualcosa "di sotto inteso che si doveva sapere e fare", per questo, ci vado di persona in modo da essere sicura che sia tutto a posto.

La Voce regna sovrana: "VERONICA, STUDIA!" sta scritto in un foglio vicino al letto, così, non lo posso ignorare questo ordine. Stavolta la Voce è benevola...vai a capirla.

I colloqui col mio caro Dottore proseguono bene; me lo dice più volte, ma io mi auguro lo stesso che non mi abbandoni mai...già non mi sento bene quando il colloquio termina e, in un qualche modo, devo tornare a casa dove trovo "sostegno" nei libri, i miei amatissimi libri che non sostituiscono il Dottore, no...no, però mi rassicurano e tengono la mia mente impegnata in qualcosa di costruttivo. 

Ps: spero di poter vendere qualche abito, così mi ritrovo i soldi per i libri ad ottobre. 

Cari lettori, aiutatemi con qualche consiglio...


Ore 17.30 - a casa, di ritorno dal centro
Nulla da fare per la borsa di studio: non rientro nel tetto massimo (io nel 2010 ho avuto la disoccupazione fino a giugno e... A. lavora...PER FORTUNA aggiungo!). Ok, il fortunato della borsa di studio deve essere bravo...e povero. 
Penso proprio che il prossimo anno, salvo che non abbassino ancora il tetto massimo, posso farci un pensierino. Di mio, ci metterò impegno, dedizione e sacrificio nel far si che i voti siano i migliori (i crediti vengon da se); A. avrà il suo solito stipendio (salvo aumenti per merito, e sinceramente, me lo auguro visto l'impegno che ci mette).
Mentre vagavo per il centro con negozi di abbigliamento pieni di slogan di "saldi" e "occasioni", presa da un "momento" di vuoto e incertezza in cui non sapevo assolutamente come tornare a casa, mi sono rifugiata da Feltrinelli: l'odore e la presenza di libri mi rilassa e mi fa prendere coscienza di me, dei miei pensieri (insomma, dovevo trovare una SOLUZIONE al problema che in quel momento stava arrivando dentro la mia testa).
Ho trovato un libro sulla Schizofrenia dell'Astrolabio (costo € 38,00) e uno, in saldo, sulla "Psicologia delle folle" di Gustav Le Bon. 
Alla fine non ho comprato nulla, nonostante la tentazione fosse alta: il primo per studiare la mia malattia e "comprenderla", il secondo per curiosità, visto che a quello scritto si sono rifatti dittatori come Hitler. 
Comunque me li son scritti e messi nella wish list, in attesa di un ordine on-line ben più sostanzioso, visto l'anno accademico in arrivo (in cui avrò proprio Psichiatria e altre materia a me confacenti).
Poi, mentre tornavo a casa ho partorito una frase tutta mia, in seguito ad un giubbottino autunnale in saldo della Benetton, che ovviamente, non ho acquistato: 
UN LIBRO E' CULTURA, TI APRE LA MENTE, TI FA RIFLETTERE...UN VESTITO NO.


Diet weight loss


...riprendo lo stesso grafico del peso utilizzato mesi fa, giusto perché, questa mattina, mi sono accorta, pesandomi, di aver perso del peso...e non so neanche come ho fatto; perciò, il "55" è puramente simbolico visto che, secondo la mia mente, meno peso e meglio è, poichè meno spazio occupo e meglio è..."




Volevo salutare tutti i miei lettori...30! Per me è un numero importante...
Un saluto particolare a Gianni, che mi segue e col quale parlo, o meglio scrivo, molto bene.
Spero continui...

lunedì 25 luglio 2011

Non è vero!

No, non è vero che sto bene...sono sempre ad un passo dall'azione finale e non so bene il perché.
Non dovevo nascere, non sarei mai dovuta esistere, forse è questo il motivo che più volte mi è stato urlato.
Odio me stessa, anche se non so chi sono...odio quello che faccio...ed ora che non c'è l'università, una regola, sono in balia delle voci che più o meno mi ordinano cosa devo fare.
A volte le zittisco con la lettura, altre mi lascio andare.
Che fine farò? Non lo so di preciso, non posso fare programmi...le date non c'entrano...le combinazioni di numeri nemmeno...quando è il momento di farla finita non si guardano queste cose, è il momento punto.
Cosa mi succederà? Cosa farò oggi pomeriggio?
E' scritto da qualche parte ed io non lo so.
Oggi, io, non sono padrona di me stessa.
Cerco le persone fidate, quelle cui voglio un bene dell'anima...ma non ci sono, hanno altro da fare (CERTO, MICA ESISTI SOLO TU, VERONICA!)

domenica 24 luglio 2011

Nel frattempo... (vedi anche sondaggio)

...ho comunque approfittato per fare delle cose in casa che avevo lasciato indietro per via dell'università. 
Una faccenda che mi premeva di fare, nata dalla precaria situazione economica, era quella di  METTERE IN ORDINE NEL MIO ARMADIO E FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE PER SCOVARE DEGLI ABITI DA POTER VENDERE E BATTERE CASSA.
Questo è un argomento che non ho mai toccato nel mio blog: i vestiti.
Vuoi perché mi interessano poco (sempre stato così), vuoi perché quando uno sta male di testa la cura del sé viene meno, vuoi perché amo spendere i miei pochi soldi in libri, oggetti transizionali  e divertimenti.
Reputo il vestiario e la moda come espressione del proprio essere, una sorta di arte, ma tutta personale. Ognuno a modo suo, e sinceramente, non sopporto chi rincorre questo e quell'oggetto, pur non standogli a pennello, solo perché è la moda del momento che, in un qualche modo, lo ordina. Vittime del Sistema, del consumismo, della pubblicità e della manipolazione mentale.
Non ne sono esente, certo, son pur sempre un essere umano, ahimè donna, che vive in una Società moderna e non in una tribù spersa nelle Foreste Pluviali. 
Ho dei vestiti comprati qua e là, quasi sempre ben piegati e riposti nel mio amato armadio, di legno scuro, ad angolo, by Ikea. Ogni tanto li "rivedo" per creare nuove combinazioni. Non ho un cosiddetto "stile", poiché io, Veronica, non son sempre io...diciamo quindi che spazio...come nella musica che ascolto.
Mi piacerebbe saper cucire, per inventare e indossare abiti con stoffe decise da me. 
Ho i miei negozi preferiti, ma non ne sono schiava: mi piace anche andare in giro per i mercati settimanali, quando posso; diciamo che, non amando fare shopping, se mi serve qualcosa, vado dai miei soliti negozi, per non perdere tempo ed andare sul sicuro, poiché so che lì troverò quello che cerco, anche senza provarlo, tanto la taglia andrà bene. Su questo argomento potrei aprire una parentesi lunga diciassette chilometri visto che, tra i miei problemi secondari, c'è proprio il cibo, il significato che do ad esso, con annessa perdita di chili e acquisto di nuovi abiti per ovvi motivi; ma per adesso, lasciamo perdere (vorrei solo precisare che non sono mai stata anoressica o bulimica). Son quasi dieci anni che ho il mio peso, con dei lievi sbalzi dovuti ai ricoveri e agli psicofarmaci, ma ultimamente son sempre io con i miei soliti vestiti.
Torniamo all'armadio.  
Maniacale e ossessiva come sono, non sopporto di dover vedere colori e tipologie di vestiti che non stanno bene assieme...mi fa confusione e non mi fa trovare gli abiti velocemente.
Ovviamente estate e inverno separati...il nero con il nero, tutti i bianchi insieme, i colori secondo gradazione...

Qualcosa da vendere l'ho trovata: vestiti semi nuovi, acquistati nell'epoca pre-cura che però sono rimasti un pò nel dimenticatoio, perché non mi sento più di indossarli.
Ora il punto è: COME LI VENDO? 
Qualche capo l'ho già messo su E-bay nella sezione annunci, giusto per vedere come funziona, tanto è gratuito.
Un'alternativa è andare nel mercatino dell'usato della mia città e sentire se me li può prendere, per vedere se posso guadagnarci qualcosa; del resto è roba buona.


SONDAGGIO! 
E voi che ve ne fate dei vestiti usati in buone/ottime condizioni? Se avete dei consigli da darmi a tal proposito, non esitate a scrivermeli! 


Ora non c'è che d'aspettare...e come scrive E-bay nella mail di conferma annuncio: "In bocca al lupo!"

sabato 23 luglio 2011

"E' impossibile non comunicare!"

... Paul Watzlawick (Pragmatica della comunicazione umana - 1967)

Le immagini al posto delle parole, è pur sempre comunicazione. 


Oggi mi sento bene...... ma lo dico piano. 
E' qualche giorno che non studio o leggo; forse è bene che mi ci rimetta, il tempo scorre troppo veloce e il mio cervello ha bisogno di tempo per metabolizzare ciò che studia o legge per poter poi esporre i concetti in maniera ordinata e precisa.

mercoledì 20 luglio 2011

Mi piace...

Mi piace il latte, lo yogurt, la mozzarella e la ricotta di mucca...
Mi piace il gelato artigianale al gusto di yogurt, cocco, banana e cioccolato...
Mi piace la pizza fatta in casa, la crostata alla fragola, alla ciliegia e alle prugne con il cacao spruzzato sopra (tutto fatto da me).
Mi piacciono gli Special K, il latte con l'orzo e il caffè a colazione...
Mi piace la birra al doppio malto, la Coca-Cola e il Red-Bull...
Mi piacciono le patate lesse e la senape...
Mi piacciono le lasagne fatte in casa con tanta besciamella, i ravioli, le zuppe ai cereali e i risotti, specie con i funghi e la panna, quello allo zafferano e ai formaggi...
Mi piacciono i Pizzoccheri...le insalate di pollo, di riso e di pasta (sempre tutto fatto da me)...
Mi piace cucinare e modificare le ricette secondo i miei criteri...ad esempio, questa sera per cena, avrò le "Melanzane alla Parmigiana"...solo che...le melanzane sono grigliate, non fritte; non c'è il Parmigiano ma tanta, tanta mozzarella (certo, mi piace da matti!), i pomodorini affettati conditi con olio e sale in precedenza per insaporirli e poi, strato dopo strato, il tutto verrà cotto in forno fino a che non si "asciugherà" e non si formerà sopra una crosticina. 
Poi lascerò raffreddare un pò e...



Buona cena Veronica e A.!

Clouds


"Wild Eyed Boy From Freecloud" David Bowie (Space Oddity) - 1969










giovedì 14 luglio 2011

mercoledì 13 luglio 2011

Non ci voleva...

Come si fa a "filmare"..."riprendere"...le visioni che si hanno con la febbre a 39° aggravata dall'infernale temperatura dell'odiata stagione estiva? Nel mio caso sono più vivide e reali, mi fanno quasi paura...i rumori sono più accentuati, li percepisco più forti tali da spaccarmi la testa. Durante la notte tutto è amplificato, urlo e non me ne accorgo (forse non è vero), ho paura. Chiamo A. per sentirmi protetta. 
Sono giorni che non prendo il caffè e mi sento schizzata, fuori di testa...non dovrei essere uno zombie?!?!?! Fortuna che poi ci sono gli psicofarmaci a calmarmi un pò. Ma forse è "solo" questo maledetto caldo a mandarmi via di testa (cerchiamo di non "patolocizzare" ogni stato, come dice il mio caro Dottore).
Il ghiaccio in testa rinfresca i neuroni, "addolcisce" le sinapsi. Per un pò rinasco...
Casa sembra messa sotto assedio; vedo tutto fuori posto e la cosa non fa che aggravare la situazione. Alla fine non so se tutto ciò fa parte di come lo vedo io o e veramente così. 
Lunedì 18 ho l'esame parziale di Tirocinio "non valutato" (lo metto tra virgolette perchè ho imparato una cosa: all'università tutto viene valutato, anche quando ti dicono che non lo è).
La mia attuale temperatura interiore non mi permette una giusta concentrazione sul materiale da studiare; farò affidamento alla mia ancora buona memoria di ciò che si è detto e fatto durante l'anno. Non dico che debba andare alla perfezione, ma almeno da rispondere alle domande in maniera coerente e comprensibile...


Questi murales stanno in un sottopasso dove d'estate io e A. spesso andiamo; mi fanno impazzire e visto che l'altra sera avevo la macchina fotografica a portata di mano... (ps. una certa curiosità sull'autore o sugli autori di queste opere ce l'avrei sinceramente, soprattutto quali  fossero le sue/loro condizioni "mentali"...)

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