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mercoledì 26 gennaio 2011

Dov'è la realtà?


...bocca impastata, occhio spento...continue visioni 
...gli oggetti si spostano (ed io vado a sbattere) o si allontanano (ma quant'è grande questa casa?).


Sto volando, la mia testa è leggera, il corpo la segue o non esiste più, finalmente, è trasparente.

Ogni azione è uno sforzo sovrumano.
Piango e non so bene il perchè.
Mi metto nell'angolo solito, con Moio Moio sulle ginocchia...e fisso...la mia Realtà, i miei Amici e con loro vivo.
Catatonica.


Spero di "riavermi" per pranzo.
Non bevo, non mi taglio, non abuso di farmaci...è scritto negli accordi (salvo piccolissime eccezioni); se violo questo accordo potrebbe accadere qualcosa di brutto e spiacevole, per me, per A. e per il mio caro Dottore.
Perchè sono così? Che cosa mi sta accadendo? Magari fossi sotto acido, almeno saprei la durata dell'effetto (...forse). 
Perchè tutto si deforma e le voci sono alte? ...SILENZIO!
La psicologa mi consiglia di non farmene un problema; ma se per pochi istanti la corrente si stacca dal cervello per poi ritornare come nulla fosse accaduto: eh, allora lì si che si vedono i danni. 
MA NON SONO STATA IO, GIURO!

lunedì 24 gennaio 2011

La mente è fragile, il corpo subisce: e' solo un involucro

Quando tutto crolla, tu non sai neanche chi sei...e anzi, crolla proprio perchè te lo chiedi....Crolla perchè non sei stata rassicurata a sufficienza, crolla perchè nel male, non vengo mai presa sul serio...
Quando tutto crolla, ti chiedi se sei mai esistita e sotto che forma...
Quando tutto crolla, capisci che non c'è nulla su cui aggrapparsi, tutto è effimero...e chi di solito ti sta vicino, non c'è, nonostante tu lo cerchi...
Quando tutto crolla ti accorgi che non c'è mai stato o mai ci sarà...un solo momento di vera e pura gioia.
Quando tutto crolla, comprendi che le psicoterapie sono inutili, comprendi che vorresti vicino a te solo due persone in grado di farti star bene, ma queste, hanno altro da fare.
Quando tutto crolla e non sai cosa fare, ti rifugi nei tuoi soliti rituali, ritorni sui tuoi passi, se pur negativi, ritorni con la mente ai tuoi Amici e con loro ti addormenti, sperando che quel giorno arrivi presto, il giorno in cui io possa finalmente stare sempre con loro.
Per sempre.


mercoledì 19 gennaio 2011

Problemi comportamentali e percettivi (in ordine sparso)

1) mi capita spesso di non voler parlare con nessuno e di rimanere in silenzio
2) spesso mi ritiro nel Mondo Parallelo
3) i grandi spazi mi agitano e mi alterano i sensi
4) preferisco i cibi "bianchi" e "semplici" ; es.: latte e derivati (escluso il lardo), petto di pollo, banane...vanno bene anche le gallette di riso con il cioccolato al latte sopra
5) non amo mangiare cibi industriali; per questo cucino sempre io, anche quando devo mangiare fuori casa
6) quando mangio, non deve esserci confusione intorno a me (sia di oggetti fuori posto, che di persone), altrimenti smetto
7) separo il cibo quando l'alimento è "composto"; es.: i ravioli (prima mangio la pasta, poi il contenuto), il panettone (prima tolgo l'uvetta poi con le mani lavoro la pasta, a quel punto mangio il "panettone"), la mozzarella (la mangio con le mani "sfilandola"), ecc...
8) non mi piace il rosso: mi irrita e m'innervosisce
9) generalmente non mi piacciono i cambiamenti, sia fisici (oggetti) che nelle azioni; mi destabilizzano
10) quando mi sento in pericolo o lo "avverto" nell'aria, sento la necessità di ricorrere ai cibi "bianchi" e ai vestiti che mi proteggono; es.: maglioni di lana grossa o a vestiti dai colori rassicuranti (generalmente tinta unita)
11) non vado a letto la sera se prima non ho preparato il necessario per la colazione del giorno dopo, se non ho pregato il Cielo e abbracciato Moio Moio (il mio orsetto storico), se non ho letto qualche pagina del libro del mio caro Dottore
12) se mi sento di "cristallo", disgregata e "sparpagliata", se sento che sto per "rompermi dentro", ricorro ai libri e allo studio; questi ultimi mi tengono "unita"
13) capita che mentre parlo, non guardi in faccia chi mi sta davanti (il mio caro Dottore me lo fa notare); all'università m'impongo di guardare i professori (consiglio della psicologa)
14) spesso il mio pensiero è accelerato; la parola non gli sta dietro; scrivere è una liberazione
15) a volte sento dolore a livello del cervello frontale: sento quella parte piena di un liquido giallo e denso
16) cado nel Vuoto più profondo ogni volta che termina il colloquio con il mio caro Dottore; precipito in un abisso senza fine...(paura dell'abbandono)
17) spesso, separarmi da A. mi crea delle onde sismiche
18) ...

In alcuni punti ci sto lavorando con i miei terapeuti, in altri basta che non me ne faccio un problema; i rituali non dovrebbero essere rigidi (per evitare situazioni catastrofiche nel caso non vengano rispettati); ...
"Stare bene", per me, è un cambiamento; per questo ho la tendenza a ritornare nei miei passi; capita che sotto stress si ripresentino percezioni e sensazioni alterate: con la psicologa sto cercando di imparare a gestirle senza farmene un problema (altrimenti arrivano ad un livello tale che non son più gestibili se non che con i farmaci...o un ricovero...).


"π - Il teorema del delirio" - Soundtrack by Clint Mansell - 1998


venerdì 14 gennaio 2011

L'esame che non finisce mai

L'anno accademico, tra paranoie, leggere allucinazioni, paure, "isolamenti", psicoterapie, voci e dialoghi in testa, ecc...ecc... pare sia iniziato bene: un bel 30 nell'esame di Pediatria. 
Ancora non è ufficiale perchè questo voto andrà a fare media con altre due materie, Pedagogia e Sociologia, (unico modulo) -  "Metodologie dell'Educazione Professione e del Servizio Sociale.
Sociologia, per problemi amministrativi universitari, non c'è mai stata nel primo semestre, perciò me la dovrò sciroppare nel secondo, assieme ad altre cinque materie, più il tirocinio. Spiegato ciò, il voto preso di Pediatria, verrà (pare) verbalizzato solo a giugno.  
Pedagogia scorre...ma non so da che verso; ancora non ho capito se son capace di capire la materia (o il professore...) oppure no; io m'impegno, e tanto: nel primo parziale ho preso 26 (da confermare), nel secondo, fatto oggi, il voto è un dilemma. Ad ogni modo, anche per questa materia, il tutto verrà verbalizzato a giugno, con tanto di esame finale. 
Non so se sono riuscita a spiegarmi, la cosa non è chiara neanche a me, ma più cerco spiegazioni e delucidazioni e meno ne trovo; secondo me non lo sanno bene neanche i "piani alti".
L'ho detto che in questo marasma ci son pure taaaaante situazioni "poco chiare" ed esami fatti con i "bigliettini" all'interno della mia classe? ...certamente no. Ve ne parlo? ...mah, sono alquanto perplessa e amareggiata, spesso le giornate (come oggi) mi finiscono con un certo amaro in bocca, ed io, che interiorizzo tutto, mi fanno stare pure male. Dovrei fregarmene e proseguire per la mia strada, studiando e sostenendo gli esami al meglio, ma quando vedo gente che dovrebbe essere bocciata di una materia e invece passa, sapete no...Mi domando...ma un pò di serietà? ...ma nel corso di laurea di Medicina queste cose ci sono?
Andiamo avanti.
Ho notato in me una "leggera" difficoltà a capire le materie "bla bla bla" mentre ho una vera e propria folgorazione per le materie scientifiche: queste ultime semplicemente le adoro e per questo le capisco subito; il risultato è che lo studio è praticamente nullo poichè la lettura è ad alta concentrazione. Per fortuna nel secondo anno ci son più materie scientifiche come Psichiatria, Farmacologia, Neurologia, ecc... Già nel secondo semestre di quest'anno trovo Psicologia e derivati, insieme con Statistica Medica, Diritto Pubblico, ecc... 
Le materie "bla bla bla" più cerco di capirle e meno ci riesco; più cerco di capire che cosa voglia dire il ricercatore, il filosofo, il sociologo, ecc... (e il professore) e meno ci riesco. Devo cambiare approccio; si ma con quale altro? Proseguo le letture in modi differenti: una volta le leggo tanto per leggerle (un pò come si fa con una rivista al bagno), un'altra volta mi fingo interessatissima e le leggo con mostruosa attenzione...infine cerco l'aiuto dei miei amici (Mark, Hans e via dicendo); ed allora si, con loro, riesco a fare qualcosa di buono e persino a capire. 
Mi domando: se è vero che "loro" sono sempre "io", allora come ce l'ho messo il cervello? Perchè non riesco ad accedere a certe sue aree se non evoco Mark, il razionale, il pragmatico e il folle, oppure Hans, il sensibile, il calmo e il gentile? La psicoterapia e le visite dal mio caro Psichiatra proseguono.
Le lezioni con oggi son finite, la prossima settimana è tranquilla, ho solamente tre pomeriggi di lezione sull'Autismo e gli interventi educativi; sempre che non piombino cambiamenti improvvisi.


Torno a studiare Pedagogia, con la quale avevo pensato di fare una pausa e invece no, poichè venerdì c'è il terzo parziale.


Ps. è arrivato il corriere con il pacco di libri ordinati! ...e la libreria si espande sempre più (e la mole di studio non finisce mai...)

martedì 4 gennaio 2011

Corti, lunghi, lisci o ricci?

Ho i capelli corti. 
Da qualche giorno mi frulla in testa di averli lunghi, lunghi fin dietro la schiena. E con la frangia.
Un tempo li avevo così. Lisci, lunghi con la frangia.
Poi hanno deciso di fare i capricci, sono impazzi e si sono arricciati. O meglio, hanno preso la forma del "boccolo".
Ho sopportato per un pò di anni, poi li ho tagliati corti.
Per carità, hanno sofferto negli anni, la vitaccia non fa bene a nessuno: alcool, farmaci, fumo, troppo sole, diete ristrettissime...
perciò il taglio è stato per loro un toccasana.
Ora li vorrei lunghi...ma potrebbe essere che poi li voglia corti, di nuovo.
A tagliare si fa presto. Ad allungarli no.
Crisi. 
Crisi di identità. E loro la subiscono tutta.
Nel settembre 2009 li ho voluti tagliare: un taglio netto alla mia vita passata (volevo anche tagliarmi le vene...ma questa è un'altra storia...)
In realtà non so se mi stanno meglio lunghi o corti.
Vero è che allo specchio non mi guardo quasi mai, per cui in testa potrei avere qualsiasi taglio, colore, ecc...
Sapete no, l'immaginazione...
Per ora non sento la necessità di rifarmi il taglio, accetto la loro posizione spettinata.
Certo, se decidessi di farmeli crescere mi dovrei armare di tanta, tanta pazienza...
E se però poi decidessero di tornare ricci anzichè lisci???
...vedremo cosa riserverà loro il destino...
Aprile 2004
Luglio 2004
Giugno 2005
Maggio 2010

...ahimè non ho alcuna foto di me con i capelli lunghi lisci con frangia prima del 2004; le foto sono in un'altra casa inaccessibile, e comunque le dovrei scannerizzare.

ps: c'è un buco spazio-temporale di tre anni, il 2007 e il 2009; con 3 ricoveri, una valanga di psicofarmaci, alcool e fumo...non ero messa molto bene, e neanche i capelli lo erano.
L'ultimo ricovero, nel 2009, descritto nei post precedenti, ha durato poco e non ha avuto effetti fisici collaterali preoccupanti, un paio di chili in meno, ma nulla di che.

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