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venerdì 18 marzo 2011

Punto della situazione

Cari lettori, scusate l'assenza. 
Ho passato giorni d'inferno e sempre a rischio di morte o ricovero. 
Cancellato dalla mente il 26 preso per il lavoro di gruppo (che tanto di gruppo non è stato), proprio non ho retto le due-tre settimane di spostamento da una Facoltà all'altra. 
I cambiamenti non li reggo, o meglio, la mia mente non è abbastanza elastica da sopportarli e prima di avere un'organizzazione delle cose da fare, spesso, ci passa "un pò" di tempo, durante il quale avviene una crisi, più o meno forte. E 'sta volta è stata abbastanza acuta.
Ma andiamo per ordine.

Il 21 febbraio è iniziato il secondo semestre; giornate abbastanza leggere, iniziano gli spostamenti da Economia (dove seguo le lezioni di Sociologia Economica e Diritto) a Medicina.
Nella prima Facoltà avverto strane e brutte sensazioni ogni volta che ci entro, nella seconda...la pace dei sensi.

La mia mente inizia a vacillare col passare dei giorni. Le ore son talmente fitte, tra lezioni e ore perse per gli spostamenti, che non riesco mai a fare il punto della situazione e mettermi al paro con lo studio; la casa è in perenne disordine. Inizio a preoccuparmi, quindi inizia a salire l'ansia, in una mente già minata dal vissuto dei giorni passati.

Il 5 e 6 marzo...esplodo: mentre studio, le parole si separano dalle altre, perdono di significato; quindi si smembrano fino a rimanere solo lettere. Le voci alzano il volume...non riesco più a capire cosa succede. Per calmarmi e non pensare alla situazione in cui sono, inizio a contare la grana dell'intonaco sul muro della cucina con le lacrime agli occhi mentre sbatto la parte sinistra della testa sullo stesso muro. Pare che sia rimasta così per due ore, a dire di A. che, non appena mi ha vista così, ha cercato di calmarmi come fossi una bambina di 6 anni. Ora non riesco a ricordare più nulla della crisi, e termino qui la descrizione.
Ovviamente quel fine settimana non mi è riuscito di studiare nulla. 

Il lunedì successivo vado all'appuntamento col mio caro Dottore e con me viene A., che gli fa un reso conto della mia condizione. Io, quel giorno, sono incapace di dire cose sensate e durante le ore di Psicologia Sociale, in cui avrei dovuto riassumere le lezioni passate, parlo a stento, inventando poi scuse (assurde) sul perchè non riuscivo ad esprimermi bene. Ciò che dice la docente, per me, non ha alcun senso: le parole mi arrivano al cervello sterili ed isolate e svaniscono nell'aria.
Mi viene aumentata la terapia farmacologica: una compressa a rilascio prolungato di Invega (paliperidone) da 6 mg, da prendere la mattina, dopo colazione, fino a lunedì prossimo (giorno in cui ritorno dal mio caro Dottore).

La settimana prosegue abbastanza bene, mi faccio aiutare da Mark e Hans.
Gli effetti collaterali non tardano ad arrivare: tachicardia, acatisia, eccessiva salivazione, .... 
Lato positivo: torno a leggere e a scrivere in maniera decente, riesco a concentrarmi durante le lezioni. Torno ad essere positiva sullo studio.

Venerdì 11 marzo vado con A. al concerto di Morgan. Metto l'unica foto decente che A. è riuscito a fare poichè, purtroppo, era vietato fare foto.


Sabato 12 marzo mi peso, così, per curiosità: 58,6 kg...ho perso dei chili senza sapere il perchè.

Diet weight loss


Lunedì 14 marzo torno dal mio caro Dottore assieme ad A.
Gli racconto la settimana passata e gli effetti dell'Invega. 
A causa della tachicardia e dell'acatisia eccessiva, mi toglie il farmaco.

Trascorse le 48 ore successive, in cui gli effetti indesiderati svaniscono, seguono giorni di tranquillità interiore e padronanza delle giornate.
Torno a seguire la psicoterapia e a studiare.

Lunedì prossimo, il 21 marzo, c'è la convocazione da parte del docente di Pedagogia per la comunicazione dei due parziali fatti a gennaio. Prego il cielo perchè siano entrambi da 26, così da aggiungerli al 26 del primo parziale ed evitare l'orale a giugno.

In questi giorni non ho lezione e ne approfitto per mettermi al paro o quanto meno di fare il punto della situazione delle materie e leggere i capitoli fatti.
Ovviamente, la priorità ce l'ha inglese che il 23 marzo ho l'esame, in cui accetterò qualsiasi voto, visto che i miracoli non si possono fare.

2 commenti:

  1. Mi dispiace...l'avevo capito che non scrivevi perché qualcosa non andava...però sono felice che ora stai meglio, non farti prendere dallo stress dello studio e di far tutto bene mi raccomando! Hey ma sai che lo immaginavo fossi marchigiana??? non so perché...pensavo fossi di Ancona, la regione l'ho azzeccata! Io ho studiato a Urbino e le mie amiche eran tutte di Senigallia e dintorni, conosco bene la zona!
    Un abbraccione! rossnele

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  2. sorry i dont want to speak about it :) and thanks!

    RispondiElimina

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