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mercoledì 20 ottobre 2010

Perplessità e prospettive

C'è un fatto che proprio non riesco a comprendere.
Le lezioni sono iniziate l'11 ottobre in maniera del tutto soft, come si può vedere dall'orario sotto riportato.

Purtroppo ieri non c'è stato il tirocinio perché la Professoressa stava male (spero si rimetta presto...) e questa mattina non c'è stata la lezione di inglese (LS) perché il docente non è stato ancora nominato (almeno così mi pare di aver capito), così come pure quello di Sociologia Generale (SG). Ok, già qui si potrebbe discutere per ore, perché non è concepibile una situazione in cui inizia l'anno accademico e si debbano perdere delle ore che poi, inevitabilmente, si dovranno recuperare, per mancanza di...organizzazione? o per colpa di ciò che sta accadendo in politica, per i tagli al diritto allo studio? oppure...il tutto rientra nella normale "vita universitaria"? ...rifletto...
Ma torniamo al fatto di apertura post. 
Personalmente non vedo l'ora di entrare nel vivo delle lezioni, dello studio, del lavoro vero e proprio, delle attività previste dal tirocinio (visione film, visite presso istituti di cura, comunità, carceri, csm, attività di gruppo, ecc...) ma c'è gente, e non sto parlando solo del mio corso, che si sente sollevata, alleggerita da chissà quale peso, quando non ci sono delle ore (le classiche "ore buche" delle superiori), oppure, al contrario, si lamenta perché si fanno due ore filate di lezione con in mezzo una breve pausa, per poi riprendere e perché la settimana avrà un'orario troppo intenso ...e via dicendo. 
Ma dico: chi ve lo fa fare? non è mica obbligatorio fare l'università, tanto meno medicina. 
E' un'università a numero chiuso, si fanno sacrifici per entrare, ci sono attività e lezioni interessantissime...e ci si lamenta per la mole di lavoro??? Andare a lavorare, no? 
Sarà che ho penato nel fare svariati lavori di cui non me ne fregava assolutamente nulla, annoiandomi a morte nel registrare la contabilità, mettere negli scaffali scatolette di sottaceti e marmellate varie nell'ordine in cui voleva il titolare, con indosso delle uniformi che se avessero coperto anche il viso sarei stata più che felice...ed ora che sono riuscita ad entrare nell'università da me desiderata dopo il diploma, credendo che non sarei più stata in grado di rimettere appòsto la mia vita, sentire e vedere queste voci e facce scontente mi da su ai nervi! ...rifletto...
Cambiando argomento, può essere che mi si prospetti un lavoretto per il periodo di Natale da svolgere nel fine settimana: venerdì pomeriggio (visto che non ho mai lezione, salvo eventuali recuperi...), sabato e domenica, nel Paese dei Balocchi; così, anche se per poco tempo, avrò raggiunto un altro dei miei obiettivi, che mi permetterà di metter da parte un pò di soldi per le spese universitarie (libri, rata secondo semestre) oppure per l'assicurazione di febbraio della mia Seicento color Puffo. 
In realtà sto raggiungendo anche altri obiettivi, quali, ad esempio, leggere molto, utilizzare l'immaginazione, impegnarmi in ciò che faccio utilizzando le mie qualità che, pian piano, scopro di avere (grazie anche alle persone fidate che credono in me)....e capite bene, cari lettori, che questi "obiettivi" non possono essere cancellati dalla lista perché mi accompagnano ogni giorno, e ogni giorno si rafforzano e prendono una forma a volte diversa. 
Anche il "ridurre le spese all'osso" è un obiettivo che sto raggiungendo; oramai non so più cosa significhi "spendere meno", visto che, tolto il cibo, i detersivi per casa e la benzina, non so più dove limare. A questo punto...mi auguro però di non fare la fine delle spese...


ps: fra pochi giorni scade il mio piccolo sondaggio...sarei felice di sapere l'età di chi passa e legge le mie pagine :) 

3 commenti:

  1. ciao, è la prima volta che capito nel tuo blog, per ora ho dato giusto una "sbirciatina", ma ho visto che metti video dei REM, dei CCCP, dei Radiohead.. quindi penso che tornerò.
    in bocca al lupo per l'università, capisco la tua rabbia per la disorganizzazione!

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  2. Ciao Veronica,ti chiamo in via confidenziale come se ti conoscessi da una vita,anch'io ho un problema psichiatrico(quindi non voto al sondaggio n.2)e sinceramente tifo per te,perchè se ce la fai te...forse un domani ce la potrò fare pure io.C'è bisogno di sensibilità e professionalità nel settore medico,per cui spero che tu possa laureati,infermieri vagabondi ed educatori chiacchieroni ce ne sono fin troppi:quelli sono i veri logorroici.

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  3. Ciao Samuele,
    grazie per ciò che hai scritto :)
    Al di là del tuo problema psichiatrico, potresti ugualmente partecipare al sondaggio, rispondendo in base a ciò che ti provoca il tuo problema e a come ti relazioni con gli altri (o gli altri con te).
    Ad ogni modo, non so cosa tu abbia, ma certo che ce la puoi fare anche tu! Se sei qui a scrivermi può essere che tu non abbia qualcosa di grave da cui non potrai mai uscire. Ci vuole molta forza e soprattutto voglia di guarire; fiducia in chi ti segue.
    Da come hai scritto sembra che tu abbia letto il resto dei post, il mio diario 2009 e il 1995, quindi ti sarai reso conto che non è stato facile per nulla. Tutt'ora non lo è; a tutt'oggi ho delle percezioni alterate di ciò che vedo e sento, e questo mi mette paura.
    Ce la sto mettendo tutta anche se credo fortemente che con le psicoterapie stia arrivando a toccare delle "situazioni poco piacevoli"...
    Coraggio...

    Ps. un GRAZIE GIGANTE a tutti coloro che continuano a seguirmi, mi fa molto piacere; ne ho bisogno.

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