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mercoledì 17 febbraio 2010

16 - Frammenti di diario

"Sabato 18 luglio 2009

Ho apprezzato il fatto che durante la mia crisi di giovedì, il Dottore mi abbia accettata dentro il suo studio per un colloquio di conforto e per tranquillizzarmi. Le sue parole effettivamente mi aiutano, non mi fanno sentire sola, per questo ho spesso bisogno di lui. Non riuscirò mai a ringraziarlo, non ci riesco mai con nessuno…forse sono troppo cattiva ed egoista.
Vorrei che i libri mi si sciogliessero in testa per poter apprendere al meglio il loro contenuto.
Ore 16 – Non riesco a leggere, vedo le pagine bianche…vado a distendermi nel divano. Mi agito perché questi libri vorrei berli .
Ore 17.10 – Risveglio. Tisana e ritorno alla lettura.
Cena al mare con i genitori di A. e i loro amici.
Mangio, bevo superalcolici (era una vita) sto bene (almeno apparentemente…).


Domenica 19 luglio 2009

Pranzo al mare con la stessa gente di ieri sera.
Ho mangiato e bevuto tanto.
Mi sento impura.
Parlo dei miei problemi come non ho mai fatto con nessuno (Dottori a parte) con i presenti. Finalmente sono uscita allo scoperto. Non me ne frega più nulla di niente. Io sono come sono."


"Mer du Japon" AIR (Pocket Symphony) - 2007



"Lunedì 20 luglio 2009

Compleanno del Dottore.
Sto cercando di chiamarlo per ringraziarlo di tutto quello che fa per me, per domandargli se può essere che io veda lui e la Dottoressa come due miei ipotetici genitori adottivi (se così fosse, forse sarebbe giustificato il grande attaccamento che ho verso di loro).
Ore 14.15 – 4 compresse di Vatran (ovviamente, come sempre, oltre alla solita terapia datami da A.).
Ore 15 e poco più – Riesco a parlare con il Dottore e riferisco quanto sopra; lui apprezza e mi ringrazia a sua volta. Dice inoltre che questa visione di genitori ci potrebbe essere e, proprio per questo, dovrei imparare a cercare di camminare da sola mentre io gli dico “si, dopo aver imparato però”. Parleremo meglio domani alle 13.
Sono felice perché ho parlato con lui. Sto bene, come sempre, dopo averci parlato. 


Martedì 21 luglio 2009

Che giornata del cavolo! Ma è colpa mia!
Sono andata a correre senza colazione. Rientro a casa e via di birra e vino per mandar giù il Vatran, 2 compresse. Non c’ho capito più nulla poi.
Dopo aver dato una pulita alla casa e aver apparecchiato per A., mi stendo sul divano e giù che dormo per un po’. Capita l’ora, mi faccio una doccia, vomito saliva e mi vesto per andare in ospedale, al consueto incontro con il Dottore.
Mangio tre panini con mozzarella e pomodoro presi al bar dell’ospedale nell’attesa…fame chimica! Non penso che possano essere impuri o contaminati, mangio e basta. Fame chimica, lo so, è da ieri alle 18 che non butto giù nulla (perché per merenda mi son fatta fuori chili di gelato).
Non ci sto capendo nulla, ora smetto e aspetto il Dottore.
Non so cosa dire, non so cosa dirà lui.
Vorrei scomparire, vorrei non esistere più…ora provo a dormire un po’ nell’attesa.
Ore 19.30 – Che casino che ho fatto oggi! Non dovevo, ho bevuto e non c’ho capito nulla e dire che ci sono andata leggera, non erano i tempi della grappa (ma forse perché il Vatran è più forte e con l’alcool fa un effetto diverso…mi documenterò…). Non mi son goduta il colloquio col Dottore; ho capito solo che martedì farò terapia con la Dottoressa e che venerdì prossimo lo rivedrò. Poi andranno in ferie le prime due settimane di agosto…non ci voglio pensare, non voglio immaginare come farò senza  di loro, non voglio supporre che periodo di merda potrò passare senza sentire le loro voci…no…non ci voglio pensare adesso." 

"Caramel Prisoner" AIR (10000Hz Legend) - 2001

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